Edito da: Nota
Anno di pubblicazione: 2023
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“Pakai. Il trio che si è fatto in quattro. Storia e aneddoti del mito musicale carnico”
Questo è il titolo dell’attesissimo libro dedicato al Trio Pakai, che ripercorre la storia del
mitico trio carnico costituitosi negli anni Settanta, che ha fatto ballare, cantare e sognare
un’epoca, in tutta la regione, in diverse parti d’Italia, in città d’Europa, Canada, Stati Uniti e
Sudafrica.
Alla sua prima uscita, lo scorso 19 febbraio 2023 a Paluzza, c’era ad accoglierlo un
pubblico numeroso ed entusiasta, tra famigliari, amici e affezionati fan di questa storica
formazione carnica capitanata dal leader indiscusso Amato Matiz, noto a tutti come “Pakai”
alla fisarmonica, Genesio Puntel al contrabbasso, Paolo Morocutti alla chitarra e la voce di
Stefano Paletti.
Un gruppo di grandi amici, compagni di vita, legati da profondo rispetto (tanto da dare del
Voi ai componenti più anziani), con una grande bravura strumentale, passione per la
musica, e notevole dose di spontanea complicità e goliardia.
Il libro è stato fortemente voluto e promosso dall’Associazione culturale Giovins Cjanterins
di Cleulas, il gruppo che da oltre un ventennio ha realizzato molteplici attività e progetti
finalizzati alla salvaguardia delle tradizioni e del canto tradizionale orale del loro piccolo
borgo di Cleulis, località nel comune di Paluzza, che ha dato i natali ad Amato e Genesio.
Hanno creduto e sostenuto questo progetto editoriale i Comuni di Paluzza, Treppo
Ligosullo e Resia, rispettivamente paesi d’origine dei quattro componenti del Trio, la
Società Elettrica Alto But, e l’Associazione Culturale “Elio cav. Cortolezzis”. Inoltre la
pubblicazione vede i significativi patrocini del Consiglio Regionale del Friuli-Venezia
Giulia, Comunità di Montagna della Carnia, e Ente Friuli nel Mondo.
È edito da Nota di Udine, la casa editrice, produttrice e di distribuzione che grazie alla
lungimiranza e grande passione di Valter Colle, fin dalla metà degli anni 80 ha saputo
salvaguardare e promuovere soprattutto le musiche non commerciali, oltre a vantare un
catalogo di oltre 800 titoli pubblicati.
Il libro conta 160 pagine e Linda Fierro ne ha curato l’impaginazione per Grafiche
Manzanesi. Fin dal primo contatto visivo il libro non si presenta voluminoso e di grandi
dimensioni, bensì esile e leggero, semplice graficamente, un po’ come la storia che esso va
a raccontare; forse un po’ troppo essenziale nell’impaginazione, ma ciò non toglie nulla al
raffinato e pregevole contenuto in esso raccolto.
È stato scritto con uno stile scorrevole, chiaro e non erudito da Alessio Screm, dottore di
ricerca in Musicologia, docente di Storia della musica; l’autore è stato capace di fondere in
un tutt’uno assai gradevole anche contenuti tecnici legati al suo specifico ruolo
professionale, dando un valore aggiunto al complesso dell’opera. Per scrivere questo libro,
Screm ha raccolto testimonianze dirette ed indirette a mezzo di interviste e corrispondenze,
fotografie, lettere, memorie, diplomi, riconoscimenti, attestati, pubblicazioni, tra le quali il
prezioso testo di Celestino Vezzi “Amato Matiz Pakai – un om e la sô armoniche”
pubblicato nel 1995 dal Circolo Culturale e Ricreativo di Cleulis nel decennale della
scomparsa di Amato. Oltre ai famigliari di Amato e Genesio, non più con noi, Paolo
Morocutti e Stefano Paletti sono i testimoni diretti e soprattutto sono tra i protagonisti delle
vicende narrate, e grazie alla loro straordinaria memoria entrambi sono stati indispensabili
per questa minuziosa stesura.
Composto da 33 capitoli dove viene ripercorsa con criterio e metodo la loro storia, trovano
posto diversi aneddoti e spassosi episodi, una dettagliata messa a fuoco su tutta la loro
produzione discografica curata in tempi diversi dalle case discografiche AVF di Nimis e
Promodisc. Arricchiscono il volume numerose fotografie provenienti da archivi privati e
familiari, e per alcune foto significative da Ulderica Da Pozzo.
Trova spazio in queste pagine tra l’altro anche il racconto di uno scherzo durato diversi
anni, architettato dall’ancor giovane Amato, ne “Lo strano caso del Fischiosauro”, l’animale
misterioso che per diversi anni con i suoi fischi e lamenti ha popolato la palude in località
Casali Sega, tra Cleulis e Timau. La vicenda ha chiamato all’epoca frotte di curiosi da ogni
dove ed è finita persino sulla copertina del “Corriere della domenica” del 25 luglio 1954. Il
settimanale, nella rubrica “7 giorni dal mondo”, racconta infatti di Amato Matiz – proprio
lui guarda caso – che volle provare a catturare quella bestia misteriosa, e l’articolo riporta il
titolo: “Un giovanotto coraggioso va a sfidare il drago”.
Impreziosiscono ulteriormente il testo le testimonianze di amici e cultori poste a chiusura
del libro, le quali portano le firme illustri di: Claudio Calandra, Dario Zampa, Massimo De
Franceschi, Gli Amici della Fisarmonica del FVG, Denis Biasin, Sdrindule e Gigi Maieron.
Un’opera pregevole, che racconta di Amato, Genesio, Paolo e Stefano, con quell’umorismo
che contraddistingue questa singolare formazione fatta di persone semplici, rimaste
semplici pur nella notorietà, perché per loro l’unico grande obiettivo era divertire la gente
possibilmente divertendosi!
E l’Autore ben si cala nel contesto, aprendo questo suo prezioso lavoro con due suoi giocosi
versetti:
Oi ce biele compagnie
cuatri ai sune une cjançon,
une vôs e une ghitare
une armoniche e il liron.
Ogni sagre è lôr vilane
no si fermin propit mai,
dongje ai ten la damigjane
a son chei dal Trio Pakai.
Molte persone quindi si sono fatte in quattro affinché questa bella storia, anzi leggenda,
chiamata Trio Pakai e Stefano venisse raccontata, così non tutto andrà dimenticato e perso
per sempre nell’oblio del tempo. La musica fin da sempre è capace di trasmette emozioni,
sensazioni difficili da descrivere, infondendo uno stato di benessere in chi si lascia
avvolgere. Bene, questo libro è così, come un canto armonioso che fa vibrare una corda nel
profondo dell’animo, penetrando nel cuore e portando gioia in chi lo legge.
Angela Cortolezzis, febbraio 2023