Apriamo il “balcòn”, la finestra sulla cucina di Carnia, con questa ricetta perchè riflette una pagina della storia della Carnia, ma anche mette in luce un aspetto particolare dei carnici. Come si legge nella Storia della Carnia, pur risentendo della scarsità di prodotti della terra, che consente il clima carnico, si sono rifiutati di mangiare le patate, perché un frutto maturato sotto terra, finché non sono state importate dall’Austria, come cartufules, nome derivato appunto dal tedesco kartoffeln. Ma poi i Carnici hanno saputo mescolarle con il formaggio, il prodotto di base dei loro allevamenti di bestiame, ed è nato questo prodotto tanto semplice da realizzare quanto squisito da mangiare. Qui nella ricetta di Gianni Cosetti.
Come fare?
Rosolate in una casseruola la pancetta tagliata a dadini con la cipolla affettata sottile. Aggiungete le patate a pezzetti, il sale il pepe ed un mestolo d’acqua; coprite e cuocete per 30 minuti.
A cottura ultimata incorporate lentamente il formaggio tagliato a fettine e formate un impasto; passatelo quindi in un tegame autoaderente di 20 cm. di diametro cercando di eliminare il grasso.
Rosolate bene il frico da ambo le parti fino a formare una crosticina dorata. Tagliate in 4 e servite.