Sabato 7 ottobre a Paluzza il circolo Enfretors ha cercato di fare il punto sulle prospettive che si aprono per la Carnia dal successo che sta avendo l’e-bike, per un turismo slow, adatto anche agli anziani. In effetti manca un sistema carnico di ciclovie. Il collegamento all’Alpe Adria sulla ex ferrovia Tolmezzo-Stazione della Carnia, è fermo sotto le forche caudine della Soprintendeza che pretende vengano sarcofagati i binari per un possibile diverso utilizzo (!), salendo le valli si arriva in qualche modo a Paluzza ma non a Timau, ad Ovaro ma non oltre. Per dimenticare le difficoltà del quotidiano, qualcuno alimenta il sogno della Timau-Mauthen o il collegamento al sistema del Cadore
Nel frattempo, (se qualcuno non interviene a bloccare tutto con una normativa simile a quella della LR. 15/91 che consente di salire in malga in macchina solo quando la malga è aperta e non a godere gli splendidi colori dei panorami d’autunno) agli appassionati della bicicletta elettrica la Carnia offre dei fantastici circuiti sugli altopiani dello Zancolan e di Sauris utilizzando la viabilità forestale e interpoderale. Sarebbe necessario che qualcuno promuovesse l’utilizzo di questo tesoro nascosto! Ma chi? La Comunità di Montagna o Promoturismo? Ne parleremo al prossimo convegno!